Ftse Mib sulla strada per quota 19.000. Eni fallisce tentativo a 13 euro
Abbandonata la soglia dei 20.000 punti l’indice Ftse Mib sembra ora voler accelerare il passo verso area 19.000, dove ritroverebbe i livelli di metà gennaio 2015. Sebbene ci sia la possibilità di soffermarsi sul supporto intermedio a quota 19.350 punti, la caduta dei supporti statici a 20.160, in pratica i minimi della discesa agostana, lascia poche speranze per un cambiamento di trend. Per ristabilire un equilibrio di breve termine, infatti, l’indice guida di Piazza Affari deve riportasi e stabilizzarsi sopra 20.160. In presenza del supporto di quota 19.350, pertanto, non sono al momento pronosticabili più che rimbalzi contenuti in direzione di 19.710 e 20.000 punti.
Eni torna sotto la pressione delle vendite dopo il fallito tentativo, ieri, di riportarsi sopra quota 13 euro e, in particolare, di recuperare gli ex-supporti di area 13,20 euro. Una zona difficile da affrontare in quanto vede il transito anche della media mobile a 14 giorni e del prolungamento della linea di tendenza rialzista risalente dai minimi del 12 agosto e del 26 settembre, violata al ribasso il 6 gennaio. Finché Eni rimarrà al di sotto di questi livelli l’impostazione ribassista del quadro grafico manterrà attivi gli obiettivi a 11,90 euro, dove si trovano i minimi del 2011, con stazione intermedia a quota 12,32 euro, soglia toccata lo scorso 7 gennaio.