Ftse Mib reagisce dopo ribassi iniziali. Telecom Italia cerca di rimanere agganciata all’euro
L’indice Ftse Mib, dopo aver passato la prima metà della mattinata in deciso ribasso, è riuscito a riportarsi sulla linea di parità. Viene così scongiurato, almeno temporaneamente, il pericolo di un nuovo avvicinamento al fondamentale supporto a 18.000 punti, la cui caduta darebbe un segnale ribassista molto forte. Le soglia al di sopra delle quali lo scenario potrebbe uscire dalla situazione di allarme, tuttavia, rimangono distanti. L’ostacolo più vicino è rappresentato dalla linea di tendenza di breve termine discendente dai massimi del 30 dicembre e del 13 gennaio, attualmente transitante in area 18.880 punti. Questa trendline è quella che ha arginato, insieme alla media mobile a 14 giorni, il tentativo di reazione dell’indice di settimana scorsa. Il suo superamento, ora, sarebbe propedeutico a un ritorno sopra quota 19.000 ma, soprattutto, alla preparazione di un attacco alle resistenze di quota 19.360 al di sopra delle quali si avrebbe un primo segnale positivo di breve termine.
Il titolo Telecom Italia ha aperto le contrattazioni con un gap ribassista stamane, dopodiché ha cercato di recuperare il passivo nonché di rimanere agganciato alla soglia dell’euro. In caso contrario verrebbe confermata la violazione al ribasso del supporto statico di quota 1,016 euro e Telecom Italia si ripresenterebbe sui minimi segnati il 20 gennaio a 0,97 euro. La pressione sull’azione rimane ribassista e l’impostazione grafica di breve termine potrebbe essere riequilibrata con il superamento della media mobile a 14 giorni, attualmente discendente a 1,044 euro. La svolta in positivo per Telecom Italia è invece legata a chiusure di contrattazioni superiori a 1,077 euro, evento che potrebbe precedere estensioni verso 1,107 e 1,128 successivamente, area dove attualmente convergono la media mobile a 55 e quella a 100 periodi.