Ftse Mib: prevale la prudenza su nuovi tensioni Usa-Cina. Alphabet al test dei 1.245 dollari
Ftse Mib: dopo aver testato il supporto di breve a 21.795 punti, l’indice italiano ha superato nuovamente i 22.000 punti, il livello che separa l’indice italiano dai massimi dell’anno a 22.357 punti. Sponda importante dall’ultima riunione della Fed che ha tagliato i tassi come da attese. La rottura decisa dei 22.357 punti dovrebbe consentire al Ftse Mib di proseguire verso 23.000 punti. Al ribasso, se ci dovesse essere volatilità con un ritorno e chiusura sotto quota 21.500 punti darebbe spazio a ribassi verso 21.000 punti.
Alphabet: il titolo della holding che controlla il motore di ricerca Google è rimasto per più di un mese intrappolato in una fase laterale tra 1.200 e 1.153 dollari. Quest’ultimo livello è stato infranto lo scorso 5 settembre da Alphabet che poi si è spinto fino a ridosso della resistenza statica collocata a 1.245 dollari. Il superamento ti tale livello permetterebbe al titolo di mettere nel mirino i massimi dell’anno a 1.296 dollari. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 1.200 dollari darebbe un segnale di debolezza.
CNH Industrial: il titolo del colosso italo-statunitense ha dato prova di grande forza dai minimi di agosto a 7,7 euro. Il recupero ad oggi è di oltre il 28%. La rottura dei 10,13 euro potrebbe aprire la strada al titolo verso target a 10,5 euro. Per un primo segnale ribassista bisognerà invece attendere il break dei 9,54 euro, con possibili ricadute verso i 9 euro.